domenica 29 marzo 2015

Nightwish - Endless Forms Most Beautiful

Anno Domini 2015. Dopo circa 4 anni dal precedente album Imaginaerum, i finlandesi Nightwish tornano con un nuovo disco sugli scaffali: "Endless Forms Most Beautiful".
Il symphonic metal caratteristico dello stile di Tuomas Holopainen si intreccia con nuove influenze folk (portate dal nuovo membro fisso della band Troy Donockley, collaboratore nei due precedenti album) per dare origine ad un "inno alla vita" quale è questo album.

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Troviamo orchestrazioni imponenti, ma la sorpresa sta nella presenza della nuova cantante, Floor Jansen (ex-After Forever, ReVamp), che viene sfruttata al meglio in quanto i lavori all'album iniziarono dopo la conferma della sua presenza nella band. Floor con la sua esperienza riesce a unire
gli stili delle due precedenti cantanti, ma si discosta sia dalla impronta lirica di Tarja che dalla voce più "pop" di Anette. La chitarra di Emppu sa essere aggressiva ma anche dolce, e queste differenze si possono notare in brani come "Yours is an Empty Hope" e "Our Decades in the Sun".
La voce di Marco Hietala è ancora carica ed energica, anche se viene dato molto pi˘ spazio a Floor. Nonostante questo, le parti di voce maschile sono graffianti e riempiono bene l'insieme degli strumenti. Per quanto riguarda la batteria troviamo Kai Hahto (Wintersun) come sostituto di Jukka Nevalainen, in pausa dalla band a causa di una aggressiva forma di insonnia. Kai aveva curato alcune linee di batteria nell'album Imaginaerum (oltre che essere stato il drum tech di Jukka) e  si può notare una evoluzione di quelle linee in questo nuovo disco.

Il disco è un semi-concept, perchè è legato solamente nelle tematiche dei testi: la scienza e la bellezza dell'evoluzione delle specie e della vita.
Infatti "Endless Forms Most Beautiful" vede la partecipazione del professor Richard Dawkins, biologo darwiniano, nella lettura di vari passaggi presenti all'inizio e alla fine dell'album.
Il titolo è una citazione a Charles Darwin (principale ispirazione di Tuomas per questo lavoro), indicante la varietà della vita sul pianeta Terra.
Nonostante i brani siano scritti in scala minore rappresentano un inno alla vita, e il risultato è sorprendente: Holopainen con la sua bravura riesce a trasmettere esattamente le emozioni di questa "bellezza" citata da Darwin.
L'energia della traccia di apertura, "Shudder Before the Beautiful" prepara l'ascoltatore all'avventura del disco, che si chiude con il brano più lungo della discografia dei Nightwish, "The Greatest Show on Earth" (titolo di un libro del professor Dawkins) della durata di 24 minuti, dove viene raccontata
musicalmente la storia del nostro pianeta, con una sorpresa nel finale: i canti delle balene.
I fan "veterani" della band potranno notare dei "ritorni al passato" per alcuni caratteristici suoni usati nei precedenti album (archi pizzicati e le  classiche campanelle) e per un inaspettato assolo di tastiera, che riprende i vecchi "duelli" chitarra-tastiera tra Emppu e Tuomas.

Abbandonata quindi la fantasia sognante di "Imaginaerum", si passa ad un pensiero più razionale con "Endless Forms Most Beautiful", che soddisferà molti ascoltatori; abbiamo in sintesi davanti un lavoro curato nei minimi dettagli che mostra la meraviglia del mondo in cui abitiamo.


Voto: 8.5/10
Autore: Gabriele

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