Fin dal primo ascolto del loro primo album,"Lammendam", sono rimasto piacevolmente colpito dalla band per l'inserimento a dir poco eccellente di elementi symphonic in un contesto di black metal tecnico e brutale e per i temi utilizzati. Le aspettative per questo loro ultimo lavoro, dal titolo "This Is No Fairytale, erano molto grandi e non sono state in minima parte deluse, seppur siano stati necessari più ascolti per apprezzarlo pienamente. Se nei precedenti album i temi principali erano storie di fantasmi e leggende, questo ultimo concept album ci serve una versione pesantemente rivisitata della fiaba di Hansel e Gretel. In effetti non ricordo una madre tossicodipendente, un padre violento e un clown nel racconto originale (consiglio vivamente a tutti di leggere le lyrics, spaventose a mio avviso).
Dal punto di vista tecnico, Ardek, il principale compositore per la band, non si smentisce e crea un'atmosfera a dir poco agghiacciante (con tanto di urla e canti di bambini) che immerge l'ascoltatore nel mezzo del racconto. Seregor, chitarra solista e cantante, inserisce riff di alta complessità, pur rimanendo in ambito pienamente black, con tremolo picking e dissonanze da far venire i brividi, ed esprime a pieno la tensione presente per tutta la durata dell'album con scream acuti e, all'occorrenza, più profondi. Per quanto riguarda Namtar alla batteria, stupisce per l'ennesima volta mostrando potenza e tecnica allo stesso tempo.
In conclusione, l'album è impeccabile per il suo genere, ma personalmente non lo considero il loro lavoro migliore.
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Dal punto di vista tecnico, Ardek, il principale compositore per la band, non si smentisce e crea un'atmosfera a dir poco agghiacciante (con tanto di urla e canti di bambini) che immerge l'ascoltatore nel mezzo del racconto. Seregor, chitarra solista e cantante, inserisce riff di alta complessità, pur rimanendo in ambito pienamente black, con tremolo picking e dissonanze da far venire i brividi, ed esprime a pieno la tensione presente per tutta la durata dell'album con scream acuti e, all'occorrenza, più profondi. Per quanto riguarda Namtar alla batteria, stupisce per l'ennesima volta mostrando potenza e tecnica allo stesso tempo.
In conclusione, l'album è impeccabile per il suo genere, ma personalmente non lo considero il loro lavoro migliore.
Voto: 7,5/10
Autore: Davide
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